Recupero e valorizzazione dell’antico centro storico della Rabatana di Tursi. Conoscere, recuperare, valorizzare, conservare e gestire il patrimonio culturale tangibile e intangibile, quello ambientale e paesaggistico del territorio.

Recupero e valorizzazione dell’antico centro storico della Rabatana di Tursi. Conoscere, recuperare, valorizzare, conservare e gestire il patrimonio culturale tangibile e intangibile, quello ambientale e paesaggistico del territorio.

LA NOSTRA MISSIONE

“La Rabatana” è una Fondazione costituita nella forma delle fondazioni di partecipazione come strumento per integrare gli sforzi comuni del pubblico e del privato nella realizzazione di progetti condivisi. Nello specifico il programma posto alla base della Fondazione “La Rabatana” è quello di conoscere, recuperare, valorizzare, conservare e gestire il patrimonio culturale tangibile e intangibile, quello ambientale e paesaggistico del territorio del Comune di Tursi e di quello di riferimento.
L’ambizioso programma della Fondazione pone quale elemento di caratterizzazione l’utilizzo di questi patrimoni per uno sviluppo economico sostenibile del territorio basato sull’industria culturale con al centro le grandi potenzialità del mercato del turismo, proponendo un modello innovativo capace di produrre le necessarie rendite per il sostentamento dell’intero sistema produttivo.

Il programma si articolerà in più progetti specifici di cui il primo è denominato “Basìraba” sulle tracce degli arabi ed ha come obiettivo il recupero e la valorizzazione dell’antico centro storico della Rabatana di Tursi. In generale la missione della Fondazione è quella di realizzare per il Comune di Tursi quanto è stato previsto dal “Programma Strategico per lo Sviluppo delle Attività Economiche Connesse al Turismo Culturale della Città Di Tursi”, approvato dalle delibere del Consiglio Comunale del 10 dicembre 2013 e del 14 novembre 2014. Gli obiettivi della Fondazione sono quelli che l’Amministrazione Comunale di Tursi intende raggiungere nei prossimi anni per lo sviluppo economico del territorio attraverso la valorizzazione dei beni culturali, ambientali e paesaggistici.
Nei beni culturali rientra tutto il patrimonio tangibile e intangibile che connota la cultura lucana e caratterizza il territorio tursitano e quello di riferimento. In questo patrimonio rientrano tutti i beni di competenza della stessa Amministrazione comunale, sia quelli di diretta proprietà, sia quelli che nel tempo dovessero essere trasferite nelle stesse competenze per lasciti o donazioni.

Inoltre nella Fondazione potranno confluire i beni di altri soggetti pubblici e privati che nel tempo intenderanno fare gestire il loro patrimonio culturale all’interno di specifici progetti di valorizzazione integrata usufruendo degli strumenti attuativi, tecnici e scientifici che la stessa Fondazione metterà a disposizione di tutto il territorio della Basilicata.
La struttura dei servizi per la conoscenza, protezione, conservazione, valorizzazione e utilizzo economico dei beni culturali, ambientali e paesaggistici che nel tempo la Fondazione metterà a disposizione attraverso le sue competenze, integrando quelle istituzionali già oggi disponibili sul territorio lucano, è principalmente finalizzata al trasferimento di questi beni alle future generazioni. Il nuovo sistema che si intende costruire e la sua gestione sono finalizzati anche ad intercettare ogni opportunità economica, compatibile con i principi della tutela, per mettere a disposizione le necessarie rendite finanziarie per sostenerlo nel tempo senza necessariamente gravare sulle risorse pubbliche. Questa azione, nello spirito di lealtà e collaborazione, sarà possibile attuarla tra soggetti pubblici e privasti nell’interesse collettivo della “Pubblica Utilità” di comportamenti e attività.

L’analisi di fattibilità dell’intero programma è stata effettuata considerando lo stato e le condizioni di partenza, gli strumenti tecnici e giuridici in vigore e le opportunità messe a disposizione dagli strumenti finanziari pubblici, da quelli di livello europeo e da quelli messi a disposizione dal governo centrale per lo sviluppo dell’industria del turismo. L’utilizzo di questi strumenti finanziari pubblici necessità dell’apporto dei capitali privati disponibili. Per questi motivi una azione fondamentale della Fondazione sarà quella di convincere i soggetti finanziari, siano essi istituzionali di livello internazionale o nazionale, sia essi legati alla gestione delle risorse dei singoli cittadini interessati alla nostra storia e cultura, della bontà e della reale fattività dei progetti che si andranno a proporre per la conservazione dei nostri patrimoni unici, irripetibili e non trasferibili, capaci di produrre redditi tali da poter essere concorrenziali con altri prodotti di mercato consumabili e riproducibili dappertutto.
Tutto questo tiene comunque conto degli obblighi derivanti dalla normativa nazionale ed europea relativa alle responsabilità degli Enti Pubblici Territoriali e dei singoli privati per la conservazione del patrimonio culturale e per la sua gestione. Per questi motivi la costruzione del sistema proposto dalla Fondazione mette a disposizione di tutti gli strumenti e le competenze per ottemperare agli obblighi costituzionali che ogni soggetto italiano ha nei confronti della protezione dei nostri beni culturali, ambientali e paesaggistici quale bene comune inalienabile e da trasferire al patrimonio dell’umanità.